Passo dopo passo

Rimanere a piedi non è mai stato così bello

TREKKING

Respira, sei ad Apecchio, nelle Alte Marche…

Il territorio di Apecchio ti offre tantissime possibilità di fare trekking nei bellissimi sentieri segnati.
Puoi scegliere tra facili percorsi per tutti fino a quelli più impegnativi. Assapora nuovi traguardi affrontando le nostre cime con scarponcini e borraccia.

Nella bella stagione potrai bagnarti nelle fresche acque di un torrente e nuotare nelle acque di cristallo dei fiumi montani, oppure rilassarti, degustando, tra rocche e castelli, i sapori genuini della tradizione eno-alogastronomica.

In inverno potrai vivere indimenticabili giornate ciaspolando sui crinali innevati e incrostati di brina e galaverna e scaldarti il cuore ammirando paesaggi emozionanti e panorami che levano il fiato.

A chi rivolgersi

Gianluca Dormicchi
Guida AIGAE Regione Marche
Cell.  339 3734504(2) | Facebook
www.naturatrekkingmarche.it

La Macina – Terre Alte
Guide AIGAE Regione Marche
Tel. 0721 700224/226 | Cell. 335 1230615 | Facebook
www.lamacina.it

Tiziano Bartolucci
Guida AIGAE Regione Marche
Cell. 333 4300945 | Facebook

Vasco Feligini
Guida AIGAE Regione Marche
Cell. 339 2077118

Una vasta rete di Sentieri nuovamente segnalati

Un progetto che punta creare e migliorare infrastrutture e servizi dedicati al turismo responsabile e sostenibile puntando al contempo ad una educazione territoriale, intesa come l’unione degli ambiti sociali, culturali ed ambientali, affinché aumenti nei cittadini residenti la consapevolezza ed il senso di appartenenza tramite attività di informazione, eventi culturali ed occasioni di aggregazione.

Anello della Gorgaccia

Il più classico dei sentieri che parte dal centro di Apecchio. Un anello di bassa difficoltà che permette di raggiungere in breve tempo una sorprendente piscina naturale sormontata dalla ormai celebre cascata. Perfetto in estate per potersi fare un bagno a metà percorso, ma interessante e piacevole anche nelle altre stagioni.

  • Lunghezza: 6,5 Km
  • Dislivello: 170 m
  • Durata: 2 h
  • Difficoltà: T – Turistico / Facile

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Anello della Brugnola

Partendo dall’abitato di Acquapartita è possibile inoltrarsi in breve tempo in un susseguirsi di alti cerri e maestosi castagni. Il tracciato si snoda agevole in un bosco denso di odori e suoni ma dove il sole fatica ad incunearsi, “ostacolato” dalle rigogliose fronde degli alberi che ci terranno compagnia per tutta la durata dell’escursione.

  • Lunghezza: 9,6 Km
  • Dislivello: 375 m
  • Durata: 4.30 h
  • Difficoltà: E – Escursionistico / Media

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Anello del Cambusone

Impegnativo e avventuroso ma di certo appagante. Partendo da Serravalle di Carda, si raggiungono non senza sforzo, i prati-pascolo del Nerone. I panorami e le vedute si susseguono a perdita d’occhio e ripagheranno di certo la fatica fatta fin qui. Mai come in questo caso è opportuno seguire con attenzione la traccia e la segnaletica.

  • Lunghezza: 12,7 Km
  • Dislivello: 770 m
  • Durata: 6 h
  • Difficoltà: EE – Escursionisti Esperti / Difficile

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Da Serravalle a Fondarca

Attraverso questo tracciato quasi sempre in quota e piuttosto breve, è possibile raggiungere da Serravalle una delle maggiori attrazioni del Nerone, ovvero lo spettacolare Arco di Fondarca. Risultato di un crollo avvenuto alla notte dei tempi, questa particolare conformazione rocciosa colpisce piacevolmente chiunque vi si imbatta.

  • Lunghezza: 5 Km
  • Dislivello: 200 m
  • Durata: 2 h
  • Difficoltà: E – Escursionistico / Media

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Da Apecchio ad Acquapartita (236)

Il sentiero 236 ci conduce dal capoluogo Apecchio fino alla frazione di Acquapartita restando sempre immersi nella frescura di boschi rigogliosi e tratti anche di altofusto. Attraverso un dislivello tutto sommato contenuto è possibile proseguire poi sul Sentiero Italia verso Serravalle di Carda o l’Umbria.

Viceversa per chi percorre il Sentiero Italia sia da nord che da sud, diventa una grandissima opportunità per scendere in paese.
Il sentiero 236 è il collegamento tra il “grande” sentiero ed il borgo di Apecchio. 
Per la sua morfologia, peraltro, ampi tratti del tracciato sono da ritenersi percorribili anche in MTB/E-bike/Gravel bike, aspetto che lo rende appetibile ai diversi approcci dell’escursionismo.

Nella frazione di Serravalle di Carda, la Casa vacanze Villa S. Maria è un Punto Accoglienza CAI.

  • Lunghezza: 8 Km
  • Dislivello: 550 m
  • Durata: 3,30 h
  • Difficoltà: E Escursionistico / Medio

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Sentiero Italia

Più di 7000 chilometri, circa 500 tappe, 20 regioni: il Sentiero Italia, ripristinato dal Club Alpino Italiano, è uno dei trekking più lunghi del mondo.

Scopri di più

8 REGOLE DI COMPORTAMENTO SUI SENTIERI

La buona educazione sui sentieri non è sicuramente la prima cosa a cui si pensa quando si organizza un trekking.
Altre sono naturalmente le priorità: cosa mettere nello zaino, come sarà il tempo, come arrivare all’inizio dell’itinerario.
Tuttavia, quando siamo sui sentieri, il mancato rispetto di alcune regole di bon-ton dell’escursionista potrebbe rovinare l’esperienza nostra e di chi incontriamo lungo il cammino.

1 – Dare la precedenza sui sentieri
Ricorda che in tutti gli itinerari di trekking, chi sale ha la precedenza.
Se sei su un sentiero che non dà possibilità di passare sia a chi sale che a chi scende e stai scendendo, fai un passo di lato.
Devi consentire a chi viene su di non interrompere lo sforzo che sta facendo.
Se poi si tratta di sentieri frequentati anche da animali domestici – cavalli. muli etc. – il trekker dovrebbe cedere il passo all’animale.
Se, come purtroppo accade, sullo sterrato transitano anche motociclisti, spetterà a loro cedere invece il passo all’escursionista.

2 – Come si sorpassa sui sentieri
Il sentiero non è l’autostrada.
Se davanti a te ci sono escursionisti che vanno a un passo più lento del tuo, sorpassali educatamente (in teoria andrebbe fatto anche in autostrada).
Un bel “buongiorno” da escursionista, per annunciare il tuo arrivo alle spalle, riconcilia te e i tuoi colleghi temporanei di escursione con le buone maniere e l’armonia della natura.
Passa avanti dove il sentiero si allarga, evitando di far fermare chi ti precede.
A meno che chi ti sta davanti, conoscendo le regole del bon ton sui sentieri non decida di cederti il passo, che è un’altra buona norma quando ci si rende conto che chi arriva da dietro ha un passo più veloce del nostro.

3 – Niente rumore: siamo sui sentieri per ascoltare la colonna sonora della natura
Per gli appassionati di escursioni andare sui sentieri significa immergersi completamente nella natura che ci circonda.
Essere avvolti dai suoni del bosco e dei ruscelli, dal canto degli uccelli, dal fruscio delle foglie al vento sugli alberi, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Il volume della voce sui sentieri, specialmente quando si cammina in gruppo, dovrebbe essere modulato.
Evitare che la voce umana diventi la colonna sonora prevalente della camminata è una buona cosa.
Per farla breve: parlare sì, urlare no.
Anche se ti si para davanti una vista meravigliosa, un’altra delle ragioni di godimento per cui si va a fare trekking, trattieni la voglia di urlare dalla gioia.
Men che meno è una buona idea portarsi apparecchi tipo mini stereo.
La fauna selvatica può essere spaventata dalla musica riprodotta dagli altoparlanti e questo può avere gravi ripercussioni sulla loro sopravvivenza.

4 – Non allargare la traccia: se il sentiero c’è e perché serve a qualcosa
I sentieri sono fatti per essere seguiti.
Andare fuori traccia è pericoloso per la tua incolumità.
Anche e soprattutto nelle tracce che non sono chiarissime e pulitissime è fondamentale tenersi lungo la linea di cammino evidente.
Girolonzare a destra e manca infatti significherà non solo un maggior rischio di perdere la traccia principale e finire nei guai, ma renderà ancora più difficile distinguere il sentiero a chi verrà dopo di noi, finendo per mettere a repentaglio la sicurezza di tutti i trekker.

5 – Quando incroci altri escursionisti non fare come in città
Chi fa trekking da molti anni, lo sa: uno dei momenti piacevoli dell’escursione è quando s’incontrano altri escursionisti, completamente sconosciuti, e si fa quello che in strada, in città, non si fa mai: ci si saluta.
Un segno di condivisione del cammino, quasi una metafora della vita in cui il sentiero e il passaggio del tempo si confondono.
Siamo sullo stesso sentiero, un po’ come “siamo sulla stessa barca”.
Se sei un escursionista alle prime armi, quindi, non fare come in città.
Non ingrugnirti quando incontri qualcuno: salutalo con un sorriso.

6 – Come comportarsi se hai cani con te
Per chi ama i cani, andare per sentieri con il proprio amico a 4 zampe è una delle massime felicità.
Ricorda però che avere un cane deve moltiplicare il tuo senso di responsabilità.
Devi tenerlo al guinzaglio, dove è necessario farlo.
Questo è importante per la sua stessa incolumità, ad esempio se attraversi un territorio dove siano presenti lupi e cinghiali.
Inoltre non dimenticare che non tutti amano i cani.
Anzi c’è chi li teme e per loro non è un’esperienza piacevole vedersi arrivare, dietro una curva di sentiero, un cane libero che magari ti abbaia.
Sembra di sentirti: “Eh, ma il mio cane non farebbe male a nessuno”.
Questa giustificazione non è accettabile: prima di tutto perché comunque non vale lo spavento di un escursionista.
In secondo luogo perché nessuno può mettere la mano sul fuoco rispetto alla reazione di un cane di fronte a sconosciuti, magari con bambini.
Ah, importante: non lasciare la popò del tuo cane sui sentieri, “perché tanto siamo nella natura”.
Se lo facessero tutti, sarebbe dannoso per l’ambiente.
Per saperne di più, puoi leggere questo articolo.

7 – Come comportarsi in caso di trekking di gruppo
C’è chi ama camminare da solo e chi in gruppo. C’è poi chi ama alternare le due esperienze.
Nessuno ovviamente può giudicare le preferenze personali.
Una cosa è certa: tutte le regole di buona educazione che abbiamo indicato in questo articolo diventano ancora più importanti quando ci si muove in gruppo.
Questo vale innanzitutto per l’attenzione che un gruppo deve porre all’inquinamento acustico, non solo per rispetto degli altri escursionisti, ma anche dell’ambiente.
Per la natura l’impatto di un gruppo di trekker è sempre più delicato di quello di singoli camminatori.
Basti solo pensare all’impatto sulla traccia del sentiero: se il gruppo è davvero grande il rischio di allargarla pericolosamente è reale.
Meglio dunque disporsi in modo da non oltrepassare i limiti del sentiero, con tutti i pericoli che abbiamo già indicato.
In definitiva: si può assolutamente fare trekking in gruppo, ma quanto più il gruppo è grande, tanto più l’approccio sul sentiero deve essere consapevole.

8 – Non lasciare traccia del tuo passaggio
Fare trekking implica innanzitutto avere rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Mettiamola così: se non lo fate per qualche ideale universale, fatelo egoisticamente.
Se lasciate tracce ingombranti del vostro passaggio, concorrete a deturpare la natura, inducete altri a farlo e, alla fine, renderete meno attrattivo fare trekking.
Infatti: andreste a camminare in un luogo rovinato dal passaggio di escursionisti senza rispetto?
L’idea è quella di non alterare il territorio che visitate, neppure per lasciare dei “romantici” ricordi.
Avete presente chi incide il nome sulla corteccia di un albero? Pensate se lo facessero tutti.
Lungo i sentieri dovrebbe rimanere solo un ricordo di voi: le tracce dei vostri passi, destinate ad essere confuse con quelle degli altri escursionisti che verranno dopo.

Buona passeggiata a tutti!

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